Cortile condominiale

Cortile condominiale

Cortile condominiale

Cortile condominiale: è sempre bene comune? Questo è uno dei quesiti che il titolare di Equilatero Srl – impresa edile di Roma Nord – riceve quando si reca presso questa tipologia di unità immobiliari per dei sopralluoghi.

Da qui, l’idea di scrivere un post ad hoc per rispondere accessibile la risposta a tutti coloro che effettuano una ricerca su Internet sull’argomento. Approfondiamo.

Cortile condominiale: è sempre bene comune?

In Italia, il cortile condominiale è generalmente considerato bene comune, secondo quanto stabilito dal Codice Civile all’articolo 1117.

Questo articolo specifica che il cortile, insieme ad altre parti dell’edificio come il suolo su cui sorge l’edificio, le fondamenta, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, fa parte delle cose comuni a meno che non sia diversamente disposto dal titolo di proprietà. Tuttavia, ci possono essere eccezioni.

La destinazione del cortile può essere determinata diversamente da specifiche disposizioni nel regolamento condominiale o da un atto notarile. Se, per esempio, il cortile è stato destinato all’uso esclusivo di un singolo condomino tramite un atto di acquisto o una delibera unanime dell’assemblea condominiale, allora potrebbe non essere considerato un bene comune.

È quindi importante verificare il regolamento condominiale e i documenti di proprietà per comprendere appieno lo stato giuridico del cortile e, in caso di dubbi, rivolgersi ad un tecnico specializzato che attraverso la consultazione dei documenti possa dare un parere oggettivo sulla questione, onde evitare inutili sprechi di tempo e denaro.

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