07 Apr Quarantena Equilatero
Pensieri e auto-conversazioni di Carlo, un professionista in quarantena da COVID-19
Dopo giorni in quarantena comincio a parlare da solo di lavoro, visto che per quello che mi riguarda è tutto fermo. Nelle mie auto-conversazioni immagino di dare consigli ad un amico che vuole comprare una casa. Cosa suggerirgli se lui fosse deciso a fare il gran passo?
Prima di tutto di far conto con quello che si possiede e quanto si guadagna: le barche non galleggiano senza acqua, quindi meglio non ragionare sull’immobile se non si ha idea di quanti soldi si dispongono o dove trovarli.
Domanderei al mio amico, allora: “Quanti soldi hai da parte? Quanto mutuo puoi prendere e quanto ne puoi pagare senza alterare notevolmente il tuo stile di vita?”
Comprare casa: fattore economico
Parlando di mutui, per dare dei numeri ragionevoli, senza considerare eccezioni o condizioni particolari, si può ragionare così: alle banche piace finanziare un immobile oltre il 60/70% del valore di perizia, quindi si dovrebbe possedere circa il 30/40% del valore dell’immobile.
La rata (ragionevole) è circa 1/3 dei propri guadagni netti (personali o familiari), con qualche aggiustamento per eventuali altri impegni di spesa come assicurazioni, finanziamenti, prestiti o debiti rilevabili, composizione del nucleo familiare e/o altri fatti rilevanti che possono oggettivamente influire positivamente o negativamente sul finanziamento.
Come detto prima, meglio non caricarsi di un mutuo troppo pesante perché ci si perde in salute e tranquillità e poi aver una gran bella casa e non poter vivere anche fuori di questa, non credo sia una gran cosa.
Fatto questo passaggio, tutti possono avere un numero (budget a disposizione) per poter cominciare a cercare una casa per le proprie tasche.
Acquistare casa: fattore emotivo
Le case (purtroppo) hanno una variabile che è sentimentale: ognuno di noi ha dei desideri delle necessità o delle cose a cui, se pur non sostanziali, non è disposto a rinunciare… anche i venditori ragionano nello stesso modo.
Il miglior metodo per cercare casa oggi è sui vari siti internet, non li cito ma bisogna perderci molto tempo. A mio avviso, bisogna anche fare quello che fanno gli agenti immobiliari, ovvero andare in giro e guardarsi intorno, parlare con portieri, baristi ecc. sembra incredibile ma in questo modo si possono fare dei buoni affari.
La scelta della zona è fondamentale perché l’acquisto della casa, come il mutuo, è per sempre (o quasi!). Infatti, la compravendita di un immobile ha una logica di almeno di 10 anni: il mio amico dovrà necessariamente ragionare sulle esigenze che avrà verso una casa negli anni a venire. Gli consiglierei, quindi, di scegliere un quartiere e/o una serie di vie da tenere sott’occhio e per circa 1-2 mesi di visitare gli immobili in vendita della zona alla ricerca della casa perfetta.
Anche se, vi svelo un segreto: la casa perfetta non esiste, quindi cercate di capire cosa veramente vi serve e a cosa non volete rinunciare senza esagerare.
Dopo circa un paio di mesi vi sarete fatti una buona idea di cosa il mercato vi offre e sarete più consapevoli nella scelta: questa esperienza vi servirà anche per capire meglio il valore degli immobili visitati.
Comprare casa: fattore tecnico
Per capire il valore di un immobile è utile fare delle tabelle in cui indicare:
- località/via
- metri quadri
- piano
- prezzo
- altre elementi rilevanti, venditore ecc.
In modo più professionale si potrebbero anche utilizzare le tabelle OMI e le modalità di valutazione degli immobili dell’Agenzia delle Entrate, ma questo normalmente non è alla portata di coloro che non abbiano una minima preparazione specifica e, normalmente, non tutti i dati necessari sono disponibili.
Trovata la casa (prima ancora i soldi disponibili, ricordatelo), il mio amico dovrà rivolgersi a un bravo Notaio che controlli tutta la documentazione e rediga gli atti in vista del rogito.
Quello della scelta del notaio è un passaggio fondamentale: non scegliere il meno caro, non sono tutti uguali e la differenza la farà al momento dell’atto di vendita: se l’atto non è fatto bene, la proprietà potrebbe essere viziata e successive compravendite o successioni ereditarie potrebbero darti molte notti insonni e costi imprevedibili. Inoltre, è consigliabile far certificare anche la caparra con atto davanti al Notaio: costa poco di più ma farà scorrere tutto meglio dopo nell’atto definitivo di compravendita.
Conclusione
Quelli sopra riportati sono i tre fattori che influenzano l’acquisto di una casa. Anche se al mio amico voglio domandare un’altra cosa: “Hai pensato a tenerti un pò di soldi per la ristrutturazione?“. Questo rappresenta un altro aspetto fondamentale, insieme alla scelta del progettista, se la casa è da rifare. Inoltre, non bisogna pensare che in una casa in ottimo stato non ci sia nulla da fare: anche nelle case nuove si sposta qualche presa e si ritinge a colore qualche parete.